(Atzara, 1985) Affascinato dalla critica sociale e dal mondo rurale della sua terra, la Sardegna, ha indirizzato la sua ricerca artistica verso l'autoanalisi, indispensabile per arricchire un lavoro dal carattere antropologico.
L’esperienza maturata come pittore di porcellane alla Richard-Ginori ha influenzato l’inserimento di campire decorative dal segno grafico legate ad un’attenta ricerca sui tessuti sardi.
Nel 2014 inizia il suo percorso nell'arte muraria, diventata principale mezzo di espressione, affascinato dal valore sociale di questa pratica, dallo stretto contatto con le persone e dalla possibilità di riqualificare spazi urbani.
Creare un'opera d’arte anche per chi non se la può permettere, per i piccoli centri abitati che hanno fame di cultura, bellezza e confronto con l'esterno, è per Patta il giusto carburante.
“Penso sia molto importante andare avanti senza dimenticare le proprie radici. Mi definisco un ponte tra il muralismo classico sardo e la street art contemporanea. Il mio obbiettivo è stimolare i ricordi degli anziani, far riscoprire le proprie radici ai giovani e far conoscere la storia e le tradizioni di un posto ai visitatori. Tutto questo cerco di farlo in una chiave più moderna, ottenendo quindi, l'attenzione di tutti e ho capito che in Sardegna c'è bisogno di un muralismo legato alla tradizione ma fresco e contemporaneo”.
(Atzara, 1985) Affascinato dalla critica sociale e dal mondo rurale della sua terra, la Sardegna, ha indirizzato la sua ricerca artistica verso l'autoanalisi, indispensabile per arricchire un lavoro dal carattere antropologico.
L’esperienza maturata come pittore di porcellane alla Richard-Ginori ha influenzato l’inserimento di campire decorative dal segno grafico legate ad un’attenta ricerca sui tessuti sardi.
Nel 2014 inizia il suo percorso nell'arte muraria, diventata principale mezzo di espressione, affascinato dal valore sociale di questa pratica, dallo stretto contatto con le persone e dalla possibilità di riqualificare spazi urbani.
Creare un'opera d’arte anche per chi non se la può permettere, per i piccoli centri abitati che hanno fame di cultura, bellezza e confronto con l'esterno, è per Patta il giusto carburante.
“Penso sia molto importante andare avanti senza dimenticare le proprie radici. Mi definisco un ponte tra il muralismo classico sardo e la street art contemporanea. Il mio obbiettivo è stimolare i ricordi degli anziani, far riscoprire le proprie radici ai giovani e far conoscere la storia e le tradizioni di un posto ai visitatori. Tutto questo cerco di farlo in una chiave più moderna, ottenendo quindi, l'attenzione di tutti e ho capito che in Sardegna c'è bisogno di un muralismo legato alla tradizione ma fresco e contemporaneo”.
BASHKË IN ART
Bashkë Associazione Culturale
Via Salita Toia, Piana degli Albanesi (Palermo) Italia
associazionebashke@gmail.com
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MAURO PATTA
PENSIERI
L’opera è un vero omaggio al territorio di Piana degli Albanesi, ai suoi colori e alle sue tradizioni. Protagonista è una figura femminile in abito tradizionale caratterizzato dal lungo copricapo nero (abito che rappresenta l’identità culturale di questo territorio), che cammina nelle strade del centro storico assorta tra i pensieri.
Alle sue spalle sono presenti tessuti e colori che richiamano l’abito stesso come il rosso della gonna, l’azzurro e il tipico ricamo oro.